Elenco degli eventi:
- Gita sociale Roma 2013
- Giornata del ricordo di un grande Ambasciatore 2014
- Gita sociale a Friburgo 2015
- Gita sociale a Rapallo 2016
- Gita sociale Parigi 2018
- 190° anniversario nascita Nigra Roma 2018
- Gita sociale a Vienna 2019
GITA SOCIALE A ROMA per INAUGURAZIONE BUSTO NIGRA -venerdì 21 giugno 2013
Programma
9.15 Ritrovo dei partecipanti alla Stazione Ferroviaria di Torino Porta Susa
9.42 Partenza con Treno Italo Alta Velocità in classe Smart Economy
13.54 Arrivo a Roma Stazione Tiburtina e trasferimento con metropolitana a
Hotel Valle (*** Lusso) - via Cavour 134 - tel 06/4815736 - Fax. 06 4885837
15.15 Trasferimento in bus privato alla Farnesina
16.00 Visita guidata alla Collezione di Arte Contemporanea
17.00 Cerimonia di inaugurazione del Busto al Grande Ambasciatore
collocato nella sala riunioni principale del Ministero degli Esteri
18.00 Passeggiata facoltativa sino al Foro Italico(distante circa 5 min) ed a Ponte Milvio (distante circa15 min)
19.30 Trasferimento in bus privato al Circolo del Ministero degli Esteri in Lungotevere Acqua Acetosa 42 e cena sociale delle due associazioni.
Cena offerta dall'Associazione Nazionale Diplomatici a.r. "Costantino Nigra"
22.30 Rientro in albergo in bus privato e pernottamento
sabato 22 giugno
8.00 Colazione a Buffet. Abbigliamento giacca e cravatta.
8.45 Trasferimento in bus privato a Palazzo Madama
9.15 Visita guidata al Senato della Repubblica a cura del personale dell'Istituto
10.10 Trasferimento in bus privato al Palazzo del Quirinale e visita guidata alla prima residenza romana del Re Vittorio Emanuele II ed attualmente residenza del Presidente della Repubblica Napolitano
11.15 Ritorno in Hotel e cambio d'abito. Pranzo e primo pomeriggio liberi per shopping
16.00 Trasferimento in metro a piazza di Spagna (con cambio linea alla stazione Termini)
Visita facoltativa all'esterno della casa di Costantino Nigra a Trinità dei Monti
16.45 Inizio della passeggiata guidata attraverso le bellezze del centro storico di Roma:
piazza di Spagna-Fontana di Trevi-Montecitorio-Palazzo Chigi-Pantheon- piazza Navona- Altare della Patria
19.00 Aperitivo e relax in piazza Colonna
19.30 Trasferimento a piedi al famoso Ristorante Cavalier Gino (vicolo Rossini 4) .
Cena con cucina tipica romana (abito casual)
22.30 Rientro in Hotel in taxi o a piedi a scelta
domenica 23 giugno
8.30 Colazione a Buffet e saldo competenze Hotel
9.00 Trasferimento con il bagaglio su bus privato alla Basilica di Santa Maria Maggiore
9.15 Visita guidata alla Basilica Papale gioiello ricco di bellezze dal valore inestimabile
10.00 Santa Messa in latino nella Basilica
11.00 Trasferimento in bus privato nelle vicinanze di piazza San Pietro e visita alla basilica
12.00 Angelus del nuovo Papa Francesco in piazza San Pietro
12.30 Trasferimento con bus privato al Gianicolo e pranzo a buffet al Ristorante Antico Arco. Passeggiata al Gianicolo per godere il panorama sulla città eterna e visita facoltativa al Museo della Repubblica Romana (sorta nel 1849).
14.45 Trasferimento alla stazione ferroviaria Roma Tiburtina
15.55 Partenza per Torino con Treno Italo Alta Velocità in classe Smart Economy
20.10 Arrivo a Torino Porta Susa e scioglimento del gruppo
Giornata del ricordo di un grande Ambasciatore 2014
Nel 2014 ricorre il 110° anniversario del ritiro di Costantino Nigra dalla diplomazia che lo vede prendere dimora nella propria splendida villa sul Canal Grande a Venezia, oggi diventata Ca' Nigra Lagoon Resort.
Con queste parole il Sindaco di Venezia, Filippo Grimani, lo accoglieva in questa città: " Venezia, 7 febbraio 1904
Ringrazio l’E.V. per la cortesissima lettera con cui mi partecipa il suo arrivo nella nostra città per prendervi stabile dimora, e son ben lieto che Venezia possa ascrivere ad onore di essere stata scelta fra tutte le città italiane come luogo di riposo, da chi ha così nobilmente speso gran parte della vita per la patria e per la sua grandezza tenendone alto il prestigio in mezzo alle grandi vicende del suo risorgimento".
Parole che rispecchiano veramente la rilevanza della figura del conte Nigra per il proprio paese e per il Canavese tutto a cui ha dato lustro non soltanto in campo diplomatico ma in tante altre discipline a iniziare dal folklore in cui con l'edizione dei -Canti Popolari del Piemonte- ne ha stabilito una pietra miliare, per proseguire con la raccolta delle tradizioni popolari della Valle Sacra e di tanti studi su vari argomenti di storia, arte e letteratura.
Ma la figura di Costantino Nigra si illumina anche di mille altre sfaccettature nel campo della politica europea, in attività sociali, nella poesia, in studi etimologici e glottologici, negli studi storici e nella cultura in generale, con riflessi che emergono dalla cospicua documentazione scritta raccolta in questi ultimi due anni dal Centro Studi Nigra costituito, dalla nostra associazione con il Comune di Castellamonte, e operante nella Biblioteca Civica della città.
L'occasione commemorativa si è prestata quindi ad una rivisitazione, in chiave moderna, di un personaggio che l'Italia deve prendere in grande considerazione per collocarlo nell'olimpo dei benefattori della patria e dei grandi uomini che hanno lasciato al nostro paese tracce indelebili di professionalità, di intelligenza e di attaccamento allo sviluppo del proprio paese. Il programma della giornata del ricordo, realizzata sabato 27 settembre 2014, ha dato di lui un ritratto completo dal punto di vista umano e culturale.
Programma della giornata - sabato 27 settembre 2014
ore 9.30 - Villa Castelnuovo - Sagrato della Chiesa dell'Assunta
Nigra cultore delle Tradizioni religiose della Valle Sacra
Introduzione a cura di Ignazio Longo
Letture e interpretazioni a cura del Centro Studi Valle Sacra
Omaggio al Monumento ed alla Tomba Nigra
ore 12 - Castelnuovo Nigra - Salone Municipale
Benvenuto del Vice Sindaco di Castelnuovo Nigra
Saluto del VicePresidente del Centro Studi Valle Sacra Rodolfo Giacoma Ghello
Nigra e la Canzone Popolare Piemontese: Introduzione a cura di Amerigo Vigliermo
Esecuzione di alcuni canti della raccolta Nigra
Rinfresco organizzato dal Gruppo Alpini di Castelnuovo Nigra
ore 15.30 - Castellamonte - Giardino del Castello di Castellamonte
Nigra uomo di eccezionale cultura
Presentazione di Ignazio Longo e Roberto Favero
Interventi di Nerio Nesi, Massimo Spinetti e Aurelia Maillard
Letture a cura di Mario Brusa e Carlo Demarchi
Primo Appuntamento - ore 9.30 Villa Castelnuovo - Sagrato della Chiesa dell'Assunta
Molto fece Nigra per la salvaguardia delle tradizioni religiose che si svolgevano in Valle Sacra tre volte l'anno: a Natale ed a Pasqua. Erano rappresentazioni popolari in cui si mettevano in scena su palcoscenici improvvisati, da parte della popolazione stessa, i principali eventi religiosi della cristianità: il Natale, La Passione, il Giudizio Universale.
Fra il 1808 e il 1892, dai dati raccolti dal Nigra, risulta che nei tre Comuni dell'alta Valle Sacra (Cintano, Sale e Villa Castelnuovo) furono allestite sicuramente almeno 23 sacre rappresentazioni, ma indubbiamente di alcune, se non di molte, si era persa memoria. Si tratta di un'attività culturale e religiosa assai rilevante. Le recite venivano fatte per il Natale nel periodo natalizio, talora la stessa vigilia, gli altri due testi durante la quaresima. Praticamente coinvolgevano tutta la popolazione e costituivano, specie nella prima metà del secolo, l'avvenimento più sentito, e importante, assieme alla festa patronale, di tutto l'anno. Caratteristica saliente della recita erano il realismo dell'azione e la partecipazione fremente sia degli attori che si immedesimavano nella loro parte, sia del pubblico che parteggiava per il "buono" e contro il "cattivo". Il pubblico era composto di abitanti del luogo e dei villaggi vicini, assisteva con vero interesse e con una convinzione perlomeno uguale a quella degli attori. Il silenzio non era interrotto che dagli applausi alle lunghe parlate declamate con enfasi, dalle risa all'apparizione e alle evoluzioni dei demoni, da esclamazioni di indignazione contro Giuda e contro i tormentatori di Cristo, e di singhiozzi e pianto nei momenti più patetici dello spettacolo. Gli attori erano in quel pubblico di contadini talmente identificati colle parti sostenute, che parecchi di essi portarono poi durante la loro vita il nome dei personaggi rappresentati, come Tribuno, Filato, Giuda, Cireneo, Longino, Malco ...""
Non meno difficile era la trascrizione dei testi, dei copioni usati per le recite. Ne sono autori persone di buona volontà, provviste di una certa cultura, interessati alle tradizioni popolari, maestri, consiglieri comunali, preti; possono essere un pò paragonati agli attuali dirigenti e attivisti delle associazioni "Pro loco", sempre disponibili a favorire ed attuare iniziative ricreative e culturali.
La raccolta delle "Sacre rappresentazioni", con i canti Popolari, resta il monumento più valido e significativo dell' affetto di Costantino Nigra per il suo paese natio. Il Centro Studi Valle Sacra ha dato, nel corso della mattinata, una breve esemplificazione delle rappresentazioni religiose che si svolgevano in quei luoghi negli anni che vanno dal 1808 al 1892.
Al termine della rievocazione è stato reso omaggio al Monumento, eretto in Villa Castelnuovo dalla nuora Teresa Marten Perolin ed inaugurato nel 1919, ed alla tomba di famiglia situata nel cimitero della frazione stessa.
Secondo Appuntamento - ore 12 Castelnuovo Nigra -Salone Municipale
I Canti popolari del Piemonte costituiscono una delle opere più valide della -filologia folcloristica del secolo scorso. Editi nel 1888 essi sono il frutto di un'opera vigile e coscienziosa iniziata fin dal 1854, nell'epoca, cioè, in cui il Nigra cominciò a pubblicare su alcune riviste italiane e straniere — « Il Cimento », « La Rivista Contemporanea », « Romania », ecc. una serie di canzoni popolari che non solo rivelarono un nuovo filone della poesia popolare italiana, ma impegnarono il raccoglitore a delineare una nuova metodologia nella raccolta del materiale.
I Canti popolari del Piemonte, nei quali il Nigra utilizzò i materiali già raccolti e rielaborò i risultati cui era giunto, non sono infatti soltanto un'opera di filologia, ma un saggio di storia della poesia popolare, o meglio, un quadro storico-filologico non certo privo di ombre, ma ricco di scorci che continuano a conferire all'insieme vita e calore. Si può anzi affermare che i Canti popolari del Piemonte, con la relativa problematica che li anima, sono stati e restano tuttora il banco di prova dei maggiori folcloristi italiani ai quali il Nigra ha aperto una nuova provincia del sapere.
Il volume " I Canti popolari del Piemonte" , la cui prima edizione fu pubblicata a Torino da Loescher Editore, include i canti raccolti in vari tempi e in quasi ogni parte del Piemonte, da Nigra e sopratutto da molti suoi collaboratori. Il maggior spazio del libro è preso dalle canzoni d'indole profana che, per la materia trattata, sono storiche, o romanzesche, o domestiche e amorose. Per agevolare la lettura dei testi piemontesi fu messa anche una traduzione italiana ed aggiunto anche un breve repertorio lessicale di quelle voci dialettali che più si scostano dalla forma italiana. Il volume include Canti narrativi (153), Orazioni e giaculatorie religiose (6), Cantilene e rime infantili (11), Strambotti (183) e Stornelli (10). Sono pubblicati anche alcuni spartiti musicali di alcune canzoni.
Dei Canti Popolari del Piemonte ne ha parlato uno dei maggiori continuatori dell'opera del Nigra, Amerigo Vigliermo, fondatore del Centro Etnologico Canavesano che dagli anni '50 ad oggi ha effettuato ricerche musicali per associare alle canzoni raccolte dal Nigra la relativa musica popolare pubblicandone i risultati su una cospicua serie di CD.
Nel corso della presentazione alcuni esponenti del Coro Baiolese hanno dato alcuni esempi di interpretazione delle più belle canzoni popolari della raccolta Nigra.
Terzo Appuntamento - ore 16 Castellamonte - Giardino del Castello
Dopo il saluto dell'Assessore alla Cultura del Comune di Castellamonte e del padrone di casa Tomaso Ricardi di Netro si è entrati nel vivo dell'argomento, introdotto e presentato dall'Associazione Nigra e dal Centro Studi Nigra. Gli studi e le ricerche condotte negli ultimi 10 anni hanno potuto mettere in rilievo molti altri aspetti della personalità del Nigra che emergono dalla cospicua corrispondenza raccolta, ed in fase di ordinamento nel Centro Studi, che conta oggi migliaia di lettere e scritti provenienti da tutto il mondo. Prende la parola il Presidente dell'Associazione Culturale Costantino Nigra, Roberto Favero.
Ai carteggi già noti con Cavour ( pubblicati sin dal 1929 da una Commissione Regia) e con altri contemporanei (pubblicati nel 1929 da Luigi Collino, direttore del Museo del Risorgimento di Torino e nel 1930 dalla Società per la Storia del Risorgimento) ne sono venuti alla luce molti altri, intercorsi con personalità politiche (Alfonso Lamarmora, Quintino Sella, Marco Minghetti, Urbano Rattazzi, Emilio Visconti Venosta, Francesco Crispi, Giacomo Durando, Tommaso Tittoni ed altri), con i propri collaboratori delle Legazioni d'Italia (Luigi Sormani Moretti, Isacco Artom, Carlo ed Eugenio Fasciotti), con personalità dell'epoca (Contessa di Castiglione, Giuseppe Giacosa, Giuseppe Verdi, Alessandro D'Ancona, Alessandro Bixio e molti altri) e con altre figure dell'aristocrazia europea (Contessa Elisabetta Albrizzi, duchessa Adele Castiglione Colonna, baronessa Von Sutner e altri). Da questo quadro così complesso e articolato la figura del Nigra viene esaltata ed alle già note peculiarità diplomatiche ed intellettuali ne emerge una figura di statista che sa leggere la politica europea con grande sagacia, che sa prevedere gli eventi politico e sociali, che viene considerato e interpellato da Re ed Imperatori, che viene invitato dall'alta finanza e dall'alta aristocrazia a feste, divertimenti, cacce, salotti culturali, per le sue indubbie capacità dialettiche e per la profonda cultura che sa distribuire ai suoi interlocutori con grazia e profondità di pensiero.
Nel pomeriggio, attraverso la lettura di documenti originali affidata a Mario Brusa e Carlo Demarchi , è stato dato un ampio saggio di queste caratteristiche nuove che fanno di Nigra non solo un protagonista del Risorgimento ma anche un diplomatico di primissimo livello, un uomo di mondo dalle amicizie altolocate, un benefattore, un uomo sensibile al fascino femminile, un uomo capace di affrontare tutte le sfide e tutte le difficoltà della vita, un italiano che vede l'interesse del proprio paese come l'obbiettivo principale della propria attività professionale.
Su alcuni aspetti importanti di Nigra uomo di cultura sono stati apprezzati gli interventi del Presidente della Fondazione Cavour, Nerio Nesi, che ha parlato della simbiosi intellettuale tra Cavour e Nigra; dall'Ambasciatore Massimo Spinetti, che ha trattato delle eccezionali competenze del Nigra in tema di politica medio-orientale; dalla studiosa svizzera Aurelia Maillard che ha illustrato le relazioni tra il Nigra e la scultrice svizzera "Marcello" di cui è stato ricostruito il carteggio completo conservato in parte al Museo Marcello di Friburgo ed in parte al Museo del Risorgimento di Torino.
La giornata si è conclusa alle 18.30 con l'esame del plastico della villa Nigra realizzato dallo studente Lorenzo Maddio.
Gita a Friburgo - sabato e domenica 7/8 febbraio 2015
Programma Definitivo
7h30 : partenza in auto da Torino, Castellamonte per Friburgo via Aosta-Martigny (4h00 di viaggio
con sosta)
11h30 : Arrivo a Friburgo, sistemazione al Best Western Hôtel de la Rose (****), centro storico
della città -
Rue de Morat 1 Fribourg, FR, 1700, Svizzera, 02 91 483 807
12h30 : spuntino
14h00 : visita guidata dell’esposizione Marcello, Museo d’Arte e Storia di Friburgo 16h00 :
cioccolata calda da "Chez Bertherin"
17h00 : visita al Centro Niki de Saint Phalle, personalità storica di Friburgo 19h30 : cena
completa a base di Fondue fribourgeoise al Café du Midi
pernottamento all' Hôtel de la Rose
9h00 : visita guidata (guida in italiano) della città vecchia di Friburgo 12h00 : pranzo leggero al
ristorante "Des Arcades"
14h00 : partenza per Gruyères borgo medioevale e visita del Castello e dintorni
17h00 : partenza per Torino (3h15)
Gita sociale a Rapallo 2 aprile 2016
Rapallo Villa Tigullio POSA TARGA e BUSTO COMMEMORATIVI NIGRA Programma di Viaggio
Ritrovo dei partecipanti Partenza per Rapallo Fermata intermedia
Fermata caffè Partenza per Rapallo
Arrivo a Rapallo piazza Pastene e trasferimento a piedi a Villa Tigullio.
Visita del parco intorno alla Villa
Note Pulman Gran Turismo VIMU
Cancello di ingresso principale della Villa Nigra alla presenza dell'Ambasciatore Massimo Spinetti
Esecuzione degli Inni europeo e Italiano
Scopertura della Targa dedicata a Costantino Nigra
Benedizione della Targa
Trasferimento nella sala della Villa per scoprire il Busto del Nigra
Un breve commento sulla realizzazione della Targa e del Busto
Visita guidata alla Villa Tigullio ed al Museo dei Merletti
Trasferimento a piedi lungo mare al Ristorante Miramare
Pranzo a base di specialità liguri Discorsi di circostanza
Madrina Adelaide Pellicci
Arciprete Don Lelio Roveta
Lions Club Alto Canavese - Associazione Nigra - Gita a Parigi
13-16 aprile 2018
Partenza da Torino Porta Susa con treno TGV destinazione Parigi
Arrivo e trasfer. in hotel con pulman privato. Pranzo libero Hotel Mercure Paris Notre Dame (****)
Pomeriggio dedicato alla visita del Quartiere Belleville
con cena in locale tipico.Trasferimenti con Pulmann privato Costo della guida in italiano pro
capite
Cena con spettacolo musicale a "Le vieux Belleville" Trasferimento all'Hotel con pulmann privato
Pernottamento
Sorbona
Moulin Rouge
Trasferimento a piedi all'Università della Sorbona Iscrizione e documentazione
Convegno su Costantino Nigra alla Sorbona presenti il Preside Gilles Pècout, l'Ambasciatore d'italia Magliano, oltre ad altre autorità italiane e francesi
Conclusione Convegno e trasferimento a piedi al Ristorante
Pranzo al Ristorante storico Bouillon Racine Ritorno in Hotel e tempo libero
Trasferimento in pulmann privato al teatro del Moulin Rouge
Cerimonia di conferimento dell'onorificenza Melvin Jones alla famiglia Clerico originaria del
Canavese
Cena e spettacolo nel famoso locale del Moulin Rouge Rientro in Hotel con pulman privato
Pernottamento
Quai d'Orsay Trasferimento in pulmann privato al Museo D'Orsay Visita guidata alle collezioni degli
impressionisti francesi
Trasferimento alla stazione ferroviaria con pulmann privato
Gare du Nord et
Gare de Lyon Gare de Lyon per chi torna a Torino (partenza 14.41)
Gare du Nord per chi va a Compiegne (partenza 13.19)
Gare du Nord Treno Intercity 2a classe a/r alla residenza di Compiegne
Compiegne - Pranzo al Ristorante Les Accordailles
Ingressi e Visita guidata CASTELLO E MUSEO 2° Impero Rientro a Parigi con treno sncf
Trasferimento in pulman all'hotel e cena libera Pernottamento
Visita opzionale all'atelier dello scultore Paolo Santini oppure
Mattinata libera x visite e attività personali Trasferimento da Hotel alla Gare de Lyon e mance
varie
16 14.41 Gare de Lyon Partenza con treno TGV
Arrivo a Torino Porta Susa
UnAR - via Ulisse Aldrovandi 16 Roma
190° anniversario nascita Costantino Nigra - 11 giugno 2018
COSTANTINO NIGRA, POETA, UOMO DI ECCEZIONALE CULTURA
Costantino Nigra, oltre che patriota, ministro plenipotenziario e diplomatico di grandissima rilevanza storica è stato anche un poeta di notevole valore e uomo di profonda cultura in tantissimi campi dello scibile umano.
Rimane un mistero come un uomo di queste straordinarie prerogative sia stato pressoché dimenticato dalla storiografia italiana. Eppure nei convegni da noi organizzati a San Pietroburgo nel 2016, per ricordare i 140 anni del Nigra come 1° ambasciatore d'Italia in Russia, e due mesi fa a Parigi, per celebrare l'artefice dell'alleanza tra Impero di Francia e Regno di Sardegna, nella ricorrenza dei 160 anni dell'incontro di Plombiéres tra Cavour e Napoleone III, la sua personalità è emersa in maniera chiara ed evidente, segno che all'estero Nigra è ben noto ma l'Italia non ha ancora riconosciuto i grandi meriti di un italiano che ha dedicato l'intera vita al proprio paese, proprio come il suo maestro Camillo Benso conte di Cavour.
Ma Nigra è meritevole di fama anche per altri meriti culturali ed il primo di questi riguarda il folklore popolare, quelle tradizioni che un tempo passavano di bocca in bocca da genitori a figli, da nonni a nipoti, da contadini anziani a giovani leve.
Così scrive dell'opera prima del Nigra, "I Canti popolari del Piemonte", Giuseppe Cocchiara, già primo docente di storia delle tradizioni popolari e Antropologia sociale all'Università di Palermo, e grande esperto di etnologia e folklore: "Editi nel 1888 essi sono il frutto di un’opera vigile e coscienziosa iniziata fin dal 1850, nell’epoca, cioé, in cui il Nigra cominciò a pubblicare su alcune riviste italiane e straniere – « Il Cimento », «La Rivista Contemporanea», «Romania» ecc. – una serie di canzoni popolari che non solo rivelarono un nuovo filone della poesia popolare italiana, ma impegnarono il raccoglitore a delineare una nuova metodologia nella raccolta del materiale.
I Canti popolari del Piemonte, nei quali il Nigra utilizzò i testi già raccolti e rielaborò i risultati cui era giunto, non sono infatti soltanto un’opera di filologia, ma un saggio di storia della poesia popolare, o meglio, un quadro storico-filologico ricco di scorci che continuano a conferire, all’insieme, vita e calore. Si può anzi affermare che i Canti popolari del Piemonte, con la relativa problematica che li anima, sono stati e restano tuttora il banco di prova dei maggiori folkloristi italiani ed europei ai quali il Nigra ha aperto una nuova provincia del sapere".
Ma il Nigra eccelle anche nel difficile campo della poesia come ci dimostra Carlo Demarchi nella sua prefazione al Libro delle Poesie, edito dal Lions Club Alto Canavese nel lontano 2001, di cui lasciamo copia all'UNAR.
La poesia, salvo quando tratta i grandi temi universali, sempre uguali in tutte le epoche dell’uomo, non può mai prescindere dal momento storico in cui viene creata e dal conseguente stato d’animo del suo compositore.
Costantino Nigra è stato uno dei più convinti ed efficaci artefici dell’Unità d’Italia e pertanto alcune delle sue poesie più celebri risentono del suo spirito guerriero e dell’amor patrio da cui sono state dettate; cito qui il celebrato carme "La rassegna di Novara" in cui Nigra rende omaggio ai caduti della prima guerra di indipendenza, a cui lui stesso partecipò come volontario, con versi davvero profondi e ricchi di pathos. Il poeta immagina che Re Carlo Alberto, redivivo dalla tomba in cui è sepolto a Superga, passi in rassegna i suoi soldati. Cito alcuni versi, quelli che riguardano l'arma dei Carabinieri che allora erano una delle guardie del Re:
- Calma, severa, tacita, compatta,
- ferma in arcione, gravemente incede
- la prima squadra, e dietro al Re s' accampa,
- in chiuse file. Pendono alle selle,
- lungo le staffe nitide, le canne
- delle temute carabine. Al lume
- delle stelle lampeggian le sguainate
- sciabole. Brillan di sanguigne tinte
- i purpurei pennacchi, erti ed immoti
- come bosco di pioppi irrigidito.
- Del Re custodi e della legge, schiavi
- sol del dover, usi obbedir tacendo
- e tacendo morir, terror de’ rei,
- modesti ignoti eroi, vittime oscure
- e grandi, anime salde in salde membra,
- mostran nei volti austeri, nei securi
- occhi, nei larghi lacerati petti,
- fiera, indomata la virtù latina.
- Risonate, tamburi; salutate,
- aste e vessilli. Onore, onore ai prodi
- carabinieri !
Nella maturità poi, una volta attenuata l’eco delle trombe e scomparso l’ondeggiare dei vessilli, il Nigra, precedendo di poco la tendenza del Novecento, si ripiega su se stesso e nascono composizioni più intimiste e quiete, con ben altri temi e motivazioni, ed anche la poesia si avvantaggia raggiungendo mete di superiore altezza.
Cito qualche verso della raccolta "Gli Idilli", componimenti definiti “bozzetti poetici” o “quadretti fiamminghi” per la loro eleganza e la precisione dei particolari, e paragonati sovente ai sonetti de “L’Astichello” dello Zanella, ma in cui si notano anche movenze pascoliane e a volte carducciane.
Nigra descrive la pace dei campi, il fiorire ed il mutare delle stagioni, la bellezza dei luoghi, la purezza dell’aria, ma vi cala la presenza dell’uomo, magari con la gravezza della sua fatica. Eccone un breve esempio dal titolo "Giugno" in cui il poeta celebra la calma estiva:
- Calma infinita nell'ardor di giugno
- scende alla terra. Immobili
- i mietitori colla falce in pugno
- sospendon l'opra ed odono.
- Della natura fecondata e lassa
- il solenne silenzio
- solo interrompe il rivolo che passa;
- il canto interminabile
- che manda al sol la garrula cicala;
- dai pioppi alti, il monotono
- ronzio dell'api, o lo stormir d'un'ala
- fra le ginestre e i bossoli.
Addirittura la poesia diventa uno strumento del diplomatico per sollevare, elegantemente, rilevanti questioni di fondo. E' così per la celebre "Barcarola di Fontainebleau" in cui il Nigra, nel rivolgersi all'Imperatrice, su di una gondola fatta arrivare nel lago imperiale di Fontainebleau, risolleva il problema di Venezia ancora nelle mani degli austriaci; versi che fecero scalpore in tutto l'ambiente diplomatico accreditato alla corte francese.
- Donna, se a caso il placido
- tuo lago, a quando a quando
- teco verrà solcando
- il muto Imperator,
- digli che in riva all'Adria
- povera, ignuda, esangue
- geme Venezia e langue,
- ma è viva... e aspetta ancor.
Uomo dal fervido, multiforme ingegno, pur fra i gravosi e talora drammatici impegni politici da cui era preso, si occupò di parecchie discipline, ma mai da modesto dilettante. Profuse anzi in ciascuna di esse la sua grande competenza e la specifica cultura frutto di studi non superficiali e di autentica passione: glottologia, filologia, etimologia, storia. Tutti interessi dettati dall’amor di patria e dall’attaccamento alla sua terra di origine e tradotti in approfondite disquisizioni. Accenno dunque per concludere ad altre sue attività letterarie principali.
Sempre di derivazione locale, il Nigra pubblicò, insieme a Delfino Orsi[1], tre “Rappresentazioni Popolari”: “Il Natale in Canavese”, “La Passione in Canavese” ed “Il Giudizio Universale in Canavese” riordinando la materia, apportandovi talune correzioni essenziali in modo da ridarci tre piccoli capolavori di letteratura popolare.
Ma le sue competenze letterarie non finiscono qui.
Come Traduttore poetico dal greco e dal latino viene paragonato al grande Foscolo e la sua traduzione de La Chioma di Berenice di Catullo fu lodata da Giosué Carducci.
Nel campo della etimologia e glottologia fu ammirato scrittore sulle pagine delle riviste specializzate tra cui l'Archivio Glottologico italiano. La sua opera più importante sono le Reliquie Celtiche in cui esamina la lingua degli antichi celti, seguita dalle Glossae Hibernicae, studio degli influssi celtici sulle lingue dell’Alta Italia.
Si cimentò anche in molte analisi di dialetti e lingue (Viverone, Val Soana, Val d'Aosta) ed in diversi studi storici (Origini di Ivrea, della Casa marchionale di Ivrea in relazione con Casa Savoia, di uno degli Edoardi Re d'Inghilterra, etc). Molti i discorsi da lui pronunciati in importanti occasioni e tra questi voglio ricordare la memorabile commemorazione di Petrarca, in francese, avvenuta ad Avignone il 19 luglio 1874, in occasione del quinto centenario della morte del grande poeta, riportata su tutti i giornali dell'epoca.
“Et de hoc satis” come avrebbe detto elegantemente Cicerone, "E ciò è sufficiente".
Mi sono dilungato forse un po’ troppo ma di Nigra letterato e cultore di molte discipline, destinatario di moltissime grandi onorificenze nazionali e internazionali, membro di moltissime Associazioni Culturali tra cui l'Accademia dei Lincei, premiato con due Lauree Honoris Causa (dalle Università di Edinburgo e di Cracovia), non si finirebbe mai di parlare, anche per la nobiltà della sua figura verso i deboli ed i bisognosi con Società di Beneficenza da lui create in tutte le sedi diplomatiche in cui operò. Ma rischierei di annoiarvi.
Non posso però esimermi da un’ultima considerazione: il Nigra è, sì, una nostra gloria regionale, ma sono fermamente convinto che l’uomo, il diplomatico e anche il poeta rivendichino il diritto di essere ricordati nella storia di tutti i paesi d'Europa e fra i grandi protagonisti della nostra storia patria.
A questo scopo, come Associazione Culturale Costantino Nigra, abbiamo lavorato negli ultimi 10 anni ad approfondirne e divulgarne le conoscenze, a raccoglierne i cimeli, a documentarne le attività, le pubblicazioni, i carteggi. Nel Centro Studi Costantino Nigra di Castellamonte e sul sito www.costantinonigra.eu, abbiamo raccolto una vastissima documentazione (tutta disponibile e scaricabile on-line) su questa figura di grande italiano e ci auguriamo di aver dato un sostanziale contributo alla sua conoscenza.
Concludo questo intervento citando le parole che il Ministro degli Esteri Giuseppe Pella pronunciò in occasione delle celebrazioni del 50° anniversario della morte, nel settembre del 1857 a Castellamonte:
"In Costantino Nigra sono due gli aspetti della personalità che immediatamente vengono alla luce: l'aspetto nostrano, piemontese, ma direi più canavesano, del letterato e dello studioso; quello nazionale e, forse, ancor più internazionale, del diplomatico, e, notatelo, sono due aspetti che nel loro coesistere non si sovrappongono, non si intralciano, anzi, si completano a vicenda nella figura di Costantino Nigra. Noi lo possiamo, senza dubbio, considerare certamente uno dei più grandi ambasciatori; forse, il più grande ambasciatore che abbia servito in questo secolo di storia lo Stato unitario".
Questo è stato Costantino Nigra, patriota, diplomatico, etnologo, poeta e letterato; va ricordato e fatto ricordare, in Italia ed in Europa e le testimonianze ovunque lo giustificano ampiamente. Oggi gli abbiamo reso onore come merita Grazie ad UnAR e a tutti Voi
[1] Delfino Maria Angelo Augusto Orsi, nobile dei conti (Torino, 7 luglio1868 – Torino, 28 ottobre 1929) è stato un giornalista e politico italiano.
Associazione Culturale Costantino Nigra
GITA A VIENNA - 6 – 9 settembre 2019
Libretto di Viaggio - Riferimenti utili
Responsabili del Gruppo ACCN - Lions
Roberto Favero: +39 335/6063811
Luigi Verretto: +39 338/9183720
Servizio di Trasporto
Blaguss Reisen GmbH – Julia Holler - Customer Service
T: +43 (0) 50655 - 1214
Guida accompagnatrice a Vienna
Gaetano Scarpello -
cell: 0043 676 3353622
Ambasciata italiana di Vienna (Ambasciatore Sergio Barbanti)
Rennweg 27 1030 Vienna tel: +43-1-7125121
Istituto Italiano di Cultura (Direttore Fabrizio Iurlano)
Ungargasse, 43 - Vienna - Tel: +43-1-7133454
Agenzia Viaggi
Note in Viaggio - Roma
Stefania e Massimo Calvino +39 (0)6/3220657 +39 32888147572
Incaricati della fotografia
Giuseppe Bannò: 339 6713138 - Annamaria Falciglia: 348 0830361 -
Elenco dei Partecipanti
ROBERTO FAVERO |
LAURA BONO |
LUIGI VERRETTO |
NORMA GOGLIO |
GIUSEPPE BANNO' |
ANNAMARIA FALCIGLIA |
GIOVANNI CHIESA |
MARIA PAOLA AZZARIO |
MASSIMO SPINETTI |
ANNAMARIA SCIUBBA |
GIUSEPPE GEMINIANI |
NELLA FALLETTI |
CARLO GOLDONI |
ROSANNA TRONCO |
CARLA CALIGARIS |
SILVANA RANIERI |
GIANFRANCO MARTA |
LUCIA BENEDICENTI |
GIOVANNA BENEVENUTA |
CARLA BENEVENUTA |
SALVATORE GIULIANO |
|
IGNAZIO LONGO |
|
RENZO MARUCCO |
|
LAURA NIGRA |
|
TOTALE Partecipanti |
24 |
Programma del viaggio
ore |
luogo |
attività |
6/9 |
||
9.00 |
Aeroporto Caselle |
Partenza con volo Lufthansa 9447 via Monaco di Baviera (arrivo 12.15) |
13.00 |
Bus privato |
Trasferimento all'Hotel KAISERHOF (****) |
13.30 |
Hotel |
Sistemazione e pranzo libero |
15.00 |
Trasferimento in Bus privato |
Visita guidata al Palazzo Imperiale (HOFBURG) |
18.30 |
Trasferimento in Bus privato |
via Ungargasse 43 - direttore dott Fabrizio Iurlano |
19.00 |
Istituto Italiano di Cultura Sala Dante Alighieri |
Convegno storico alla presenza di varie autorità organizzato dall'Istituto Italiano di Cultura |
21.00 |
Aperitivo Cena a buffet in loco |
|
22.30 |
Rientro in Hotel |
Pernottamento (inclusa colazione a buffet) |
7/9 |
||
9.00 |
Trasferimento a piedi |
Visita guidata alle Chiesa di Santo Stefano (cattedrale), Sant'Agostino (sede del matrimonio tra Francesco Giuseppe ed Elisabetta) e San Michele (chiesa parrocchiale del Palazzo imperiale e sede dei funerali di Elisabetta). Visita all'Archivio storico della Congregazione italiana. |
10.30 |
Trasferimento in Bus privato dall'hotel |
Visita guidata al Palazzo del Belvedere (SCHLOSS) |
13.30 |
Ristorante |
Pranzo al Ristorante Augustinerkeller |
15.30 |
Trasferimento a Schonbrun |
Visita guidata al Castello ed al Parco |
19.30 |
con Bus privato |
Cena di 3 portate al Café Ristorante Residence all'interno del Castello imperiale |
21.00 |
Concerto della Palace Orchestra: musiche viennesi di Mozart e Strauss |
|
22.45 |
Rientro in Hotel e pernottamento |
|
8/9 |
||
9.00 |
Trasferimento a piedi |
Visita guidata al Teatro dell'Opera di Vienna. (WIENER STAATSOPER) |
11.00 |
Chiesa dei Minoriti detta Maria della Neve |
S.Messa in italiano. Visita alla Cripta dei Capuccini suggerita per chi non segue la Messa. |
12.30 |
Trasferimento a piedi |
Pranzo libero |
15.00 |
Trasferimento a piedi |
Visita guidata al Museo di Storia dell'Arte KUNSTHISTORISCHES MUSEUM |
18.30 |
Rientro in Hotel |
|
20.00 |
Trasferimento al Ristorante |
Cena da Salm Brau ristorante tipico viennese |
23.00 |
Rientro in Hotel |
Pernottamento |
9/9 |
||
9.30 |
Trasferimento a piedi |
Visita guidata al Musikverein, la più elegante sala da Concerto al mondo |
11.00 |
Trasferimento a piedi |
Visita di Palazzo Palffy sede dell'ambasciata italiana al tempo del Nigra |
12.30 |
Pranzo leggero da 7SternBrau |
|
15.30 |
Trasferimento in Bus con valige da Hotel |
Visita all'Ambasciata italiana (Amb. Sergio Barbanti) Palazzo Metternich via Renwegg 27 |
17.30 |
Trasferimento all'Aeroporto |
Bus privato |
20.35 |
Partenza per Torino via Monaco di Baviera con volo Airbus Lufthansa 2333 (arrivo 23.35) |
|
23.35 |
Aeroporto di caselle |
Arrivo e scioglimento del gruppo |
Raccomandazione ai partecipanti: Rispettare sempre gli orari previsti dal programma - Comunicare eventuali assenze a parte del programma
Hotel KAISERHOF Frankenberggasse 10, 1040 Vienna, Austria TEL+43 1 505 17 01
Venerdì 6 settembre
Dopo la sistemazione in Hotel ed il pranzo libero, partenza alle ore 15.00 in Bus privato per la visita guidata al
PALAZZO IMPERIALE – HOFBURG
L’Hofburg è stata la dimora dei sovrani austriaci e del suo Impero dal XIII secolo sino alla costituzione della Repubblica d’Austria nel 1918.
La grandiosa facciata ottocentesca fu progettata dal famoso architetto barocco Joseph Fischer nel 1726 ma la costruzione terminò soltanto nel 1893.
La facciata principale della Hofburg dà sulla Josefsplatz, dove si erge la statua di Giuseppe II. L'edificio che vi si affaccia ospita la Biblioteca Nazionale, nella Prunksaal o Sala d'Onore. Guardando il complesso dalla Josefsplatz, la parte sinistra è costituita dalla Augustinerkirche, in stile gotico, dove sono conservati i cuori degli Asburgo e dove si può ammirare il monumento funebre a Maria Cristina, di Antonio Canova; e dall'Albertina, che ospita una vasta collezione di stampe, acquerelli, disegni e fotografie tra cui opere di Albrecht Dürer, Michelangelo e Picasso. La parte destra è costituita dalla Stallburg, ora parte del Museo Lipizzano, e dal Maneggio d'inverno, dove i sovrani addestravano cavalli di Lipizza (ma di origine spagnola e del Regno di Napoli), e dove tenevano gli esercizi equestri. Il vasto parco del complesso, che si estende dietro i palazzi che compongono la facciata e dietro le viscere della struttura costituite dal nucleo dello Schweizerhof, fu realizzato dopo che Napoleone Bonaparte durante l'occupazione di Vienna fece abbattere le mura della città. Il parco è arricchito dalle statue di Francesco I e di Mozart, e da un complesso di serre realizzato nei primi del Novecento in Jugendstil. Il cortile interno è invece occupato dalla Heldenplatz (piazza degli eroi), su cui si affaccia l'ala della Neue Burg: al centro dei due cerchi che formano la piazza sono poste le statue del principe Eugenio di Savoia e dell'arciduca Carlo.
La visita guidata ci farà apprezzare tutte le attrattive culturali del Palazzo Imperiale tra cui anche il Museo dell’Imperatrice Sissi, moglie dell’Imperatore Francesco Giuseppe, il grande antagonista di Cavour nelle prime due guerre di Indipendenza italiana (1848 e 1859) e poi ancora nemico dell’Italia nella terza guerra di indipendenza del 1866.
Lasceremo l’Hofburg, in Bus privato, alle ore 18.15.
Istituto Italiano di Cultura - Direttore Fabrizio Iurlano
Ore 19.00 CONVEGNO STORICO NELLA SALA DANTE ALIGHIERI
“ Costantino Nigra, Ambasciatore d'Italia a Vienna con la Triplice Alleanza e membro dell'Accademia delle Scienze”
Programma del Convegno
Saluto del direttore dell'Istituto Italiano di Cultura a Vienna, dott. Fabrizio Iurlano
Introduzione al Convegno di S.E. Sergio Barbanti, Ambasciatore d'Italia in Austria
Relazione del 1° relatore austriaco sul tema:
“I rapporti tra Impero Asburgico e Regno di Sardegna, Regno d'Italia dal 1848 al 1918”
Relazione del Dott. Ing. Roberto Favero, Presidente dell'Associazione Culturale Costantino Nigra, sul tema:
"I rapporti tra l'Imperatore Francesco Giuseppe e Costantino Nigra".
Relazione dell'Ambasciatore Massimo Spinetti sul tema:
"Costantino Nigra Ambasciatore d'Italia a Vienna ai tempi della Triplice Alleanza".
Relazione del 2° relatore austriaco, Accademia Austriaca delle Scienze, che rievoca l'ammissione di Nigra a membro dell'Accademia per le sue attività culturali.
Conclusioni di Fabrizio Iurlano
*
Ore 21.00 AperiCena a buffet
⁕
Ore 22.30 Rientro in Hotel con Bus privato
Sabato 7 settembrere 8.45: Partenza a piedi dall’Hotel. Dalle 9.00 alle 10.30 visite guidate a:
Cattedrale di Santo Stefano Chiesa di Sant’Agostino Chiesa di San Michel
(sede delle cerimonie di Stato) (matrimonio Francesco Giuseppe e Sissi) (sede dei funerali di Sissi)
Ore 10.45: partenza dall’Hotel in Bus. Dalle ore 11.00 visita guidata al
Palazzo del Belvedere – SCHLOSS
Rappresenta uno dei capolavori dell'architettura barocca austriaca e una delle residenze principesche più belle d'Europa. Venne costruito da Johann Lucas von Hildebrandt per il principe Eugenio di Savoia ed è formato da due palazzi contrapposti, il Belvedere superiore (Oberes Belvedere) e il Belvedere inferiore (Unteres Belvedere), separati da una grande prospettiva di giardini alla francese digradanti sulla collina e affacciati sulla città. Famose sono le vedute di Canaletto, che ritraggono il luogo. Negli interni di entrambi gli edifici si trova la Österreichische Galerie Belvedere, uno dei principali musei d'arte di Vienna.
- Ore 12.45 Pranzo leggero al Ristorante Bitzinger con specialità locali
- Ore 15.00 Partenza in Bus privato per Schoenbrunn
Ore 16.30 Arrivo al CASTELLO DI SCHÖNBRUNN e visita guidata
Il palazzo di Schönbrunn (Schloss Schönbrunn in tedesco), famosa reggia imperiale di Vienna, è stata la sede della casa imperiale d'Asburgo dal 1730 al 1918.
Fu l'imperatore Carlo VI a riprendere vivo interesse per il castello di Schönbrunn, intendendolo destinare a residenza estiva della famiglia imperiale, uso al quale rimase destinato sino al crollo della monarchia asburgica nel 1918. Attualmente il palazzo di Schönbrunn conta 1.441 stanze di diversa grandezza; molte di queste sono destinate a usi governativi, ma 190 sono aperte oggi al pubblico in forma di museo.
Gli interni del castello non servivano solo come abitazione della famiglia imperiale, bensì furono costruiti con scopi di rappresentanza e di luogo di esposizione per le numerose feste e cerimonie, che doveva rappresentare il simbolo e rafforzare il prestigio della monarchia. A questo scopo vennero ingaggiati molti artisti famosi e rinomati artigiani, che arredassero gli spazi con l'eleganza di quei tempi. Gli stili vanno dal barocco al rococò, al Biedermeier e agli stili del periodo di sviluppo economico-industriale del II Reich, che tutto sommato formano un insieme armonico.
Il percorso della visita offre una panoramica degli stili dell‘era imperiale e dei destini degli abitanti del palazzo. Visiterete anche le sontuose sale di rappresentanza e gli appartamenti privati di Francesco Giuseppe ed Elisabetta (Sissi).
Due passi nei giardini consentiranno di ammirare anche le splendide aiuole fiorite con i loro elaborati disegni con inserite le imponenti fontane.
Ore 15.45 Visita guidata al Castello
ed alle sue straordinarie bellezze ambientali e culturali
Ore 18.30 Cena al Café Restaurant Residence del Castello con tre portate della cucina austriaca:
- CONSOMME’ CON GNOCCHI DI SEMOLINO
- ARROSTO DI MANZO CON CONTORNI
- STRUDEL DI MELE
- Ore 21.00 Concerto di musiche viennesi eseguite dalla
- Palace Orchestra nell’Orangerie, con musiche di Wolfgang Amadeus Mozart
- (Nozze di Figaro-Flauto magico-Don Giovanni)
- Johann Strauss
- (Il Pipistrello- Zingaro Barone- Bel Danubio blu-Marcia di Radetzky)
- Ore 22.45 Partenza in Bus privato e rientro in Hotel
Domenica 8 settembre
Ore 9.00 Trasferimento a piedi al teatro dell’Opera di Vienna e visita guidata.
WIENER STAATSOPER
La Wiener Staatsoper è il più celebre teatro di Vienna. Inaugurato nel 1869 come Opera di Corte (Wiener Hofoper), è anche uno degli edifici principali della città, detto "Erste Haus am Ring“" ("La prima casa sulla Ringstraße"). Nel 1920 con la caduta della Monarchia asburgica e la nascita della Prima repubblica austriaca assunse l'attuale denominazione.
- Ore 11.00 Santa Messa alla Chiesa dei Minoriti o, in alternativa, visita alla cripta dei
- Capuccini per chi non segue la Messa. Dopo Messa visita nell’Archivio Privato della Minoritenkirche per esaminare una serie di reperti storici di grande pregio non esposti al pubblico ed illustrati dalla signora Panella.
- Ore 12.45 Pranzo libero
- Ore 15.00 Trasferimento a piedi al Museo di Storia dell’Arte e visita guidata
Il Kunstistorisches Museum (Museo della storia dell'arte), è uno dei principali musei di Vienna ed uno dei più antichi e ricchi al mondo. Il museo espone opere di Antonello da Messina, Giovanni Bellini, Tiziano Vecellio, Correggio, Giorgione, Lorenzo Lotto, Andrea Mantegna, Tintoretto, Veronese, Guido Reni, Jan Brueghel il Vecchio, Jan Brueghel il Giovane, Giuseppe Arcimboldo, Agnolo Bronzino, Antonio Canova, Michelangelo Merisi da Caravaggio, e anche altre collezioni: la collezione egizia orientale (Ägyptisch- Orientalische Sammlung), la collezione delle antichità romane e greche (Antikensammlung), quella della scultura e delle arti decorative (Kunstkammer), il gabinetto numismatico (Münzkabinett), la biblioteca (Museumsbibliothek).
- Ore 18.30 Rientro a piedi in Hotel
- Ore 20.00 Trasferimento in bus privato al Ristorante tipico viennese Salm Brau
- (vedi pagina seguente)
- Ore 23.00 Trasferimento in Hotel
SALM BRAU RESTAURANT
Questo edificio, protetto dalla Sovrintendenza dei beni culturali, e soprattutto le cantine, potrebbero raccontare una lunga storia.
Un tempo, prima del 1717, qui si trovavano i vigneti e la cantina di proprietà di Jacob Daniel Tepser, borgomastro di Vienna. Nel 1717 le vigne furono vendute alla corte imperiale e trasformate dall'imperatrice Amalia Guglielmina in un convento, con annessa sede vedovile. La prima pietra del convento fu posata il 13 maggio 1717. Della costruzione fu incaricato l'italiano Felice d`Allio.
La Salm Bräu si trova di fianco al castello Belvedere, residenza del principe Eugenio di Savoia ( 1663-1736 ).
L'attuale Georgsaal veniva utilizzata come stalla per i cavalli che trainavano le carrozze dell'imperatrice. Nel 1994 la società O. Salm & Co. ha aperto la birreria-ristorante nella parte del convento dedicata alle Salesiane, abitato un tempo anche dalla fondatrice, l'imperatrice Amalia Guglielmina.
Sala Klosterstuberl
- Buffet (con vino e birra a scelta e caffè)
- Noodlesalad a la Romana
- Pumpkin cream soup or consommé
- Eggs filled with caviar and horseradish
- Herring with apple pieces–onions-cream
- Spanish vegetables with Balsamico dressing
- “Hot” Chili con Carne
- Turkey roll filled with spinach and cheese
- “Krautfleckerl” Austrian pasta with cabbage
- Beef filet cuts in mushroom sour-cremesauce
- “Pinzgauer” pork schnitzel in Parmesan Batter
- with Italian noodles in a tomato/herb sauce
- Spinach strudel with herb cream
- Various salads from the buffet
- Fried potatoes and rice
- Bread & Rolls
- Different sweet strudels
- Poppyseed noodles
- Fresh fruit salad
Lunedì 9 settembre
Ore 9.00 Trasferimento a piedi al Musikverein, e visita guidata alle 9.30.
Il Musikverein di Vienna, in Austria è una sala da concerto considerata tra le più eleganti al mondo, insieme alla Symphony Hall di Boston e alla Concertgebouwdi Amsterdam.
- Ore 11.00 Trasferimento a piedi a Palazzo Palffy e visita guidata
- Palazzo Palffy è stata la sede dell’Ambasciata italiana al tempo del Nigra che la caratterizzò come ritrovo di cultura e di cucina italiana di grande prestigio.
- Ore 12.30 Trasferimento al ristorante 7SternBrau per gustare specialità tipiche
- Ore 15.00 Rientro in Hotel per caricare le valigie e partire per la
- Ore 16.15 Visita all’Ambasciata d’Italia (Palazzo Metternich) dove ci riceverà
- l’Ambasciatore Sergio Barbanti
- Ore 17.00 Trasferimento all’Aeroporto Internazionale di Vienna
- Ore 20.35 Partenza per Torino, via Monaco di Baviera, con volo Lufthansa 2333
Ristoranti e Menu
L’Austria ha una tradizione culinaria molto particolare e completamente differente alla nostra. Occorre sapersi adattare ai vari menu locali che hanno sapori generalmente molto diversi da quelli a cui siamo abituati. Segnalare eventuali incompatibilità coi Menu proposti indicati sotto.
___________________________________________________________________
6 settembre ore 21 – Istituto Italiano di Cultura
Apericena a Buffet a cura del Catering Marco Serra
-------------------------------------------------------------------------------------------------------------
7 settembre ore 13.30 - Ristorante Bitzinger – Augustinerstrasse, 1
- Zuppa Viennese di patate con funghi
- Brasato di bue con purea e rape
- Budino di semola con ragù di fragole selvatiche
- Acqua, vino e caffé
7 settembre ore 18.30 – Ristorante del Castello di Schoenbrun
Vedi menu a pagina 12
-----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
8 settembre ore 12.30 – Pranzo libero
-------------------------------------------------------------------------------------------------------------
8 settembre ore 19.30 – Ristorante Salm Brau – Renwegg, 8
- Sala riservata Klosterstuberl
- Servizio a Buffet (Menu riportato a pagina 14)
- Acqua, vino/birra e caffè
9 settembre ore 12.30 – Ristorante 7Sternbrau – Siebernstengasse, 19
- Sala riservata Baisteistockl
- Zuppa di bue alla viennese
- Anatra croccante
- Strudel di mele
- Acqua, vino e caffè