Dopo la morte del Nigra a Ivrea decisero di erigergli un monumento, che però non è mai stato fatto. Fu soltanto collocata la targa sotto all'ingresso del palazzo comunale ad Ivrea.

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La curiosa storia è raccontata in questo breve articolo.

Costantino Nigra: la storia di un monumento che a Ivrea non c’è Il 6 settembre 1907, due mesi dopo la morte del Grande Ambasciatore e Senatore Canavesano, la Sentinella del Canavese pubblicò in prima pagina un trafiletto dal titolo “Per un ricordo a Costantino Nigra”, che così recitava: “Si è costituito in Ivrea un comitato composto dei sigg.: Coardi di Bagnasco marchese Emanuele, deputato al Parlamento; comm. Baratono colonnello Eugenio cav.Ord. militare Savoia; comm. Borsetti tenente generale; Bosso cav. Giacomo cavaliere del Lavoro, membro della Camera di Commercio;Avogadro di Collobiano conte Luigi senatore del regno; il Sindaco di Ivrea; il Sindaco di Castellamonte;comm. G.C. Frola sindaco di Torino, senatore del regno; ing. Goglio Giuseppe deputato al parlamento; Malvano comm. Giacomo senatore; comm. Massa ing Mattia; Pinchia di Banchette conte Emilio deputato al Parlamento; Realis cav. Avv. Savino; Riva cav. Avv. Giuseppe; Rossi cav. Avv. Lucio; Di San Martino e Valperga conte Guido senatore; Zanetti cav.uff. Pietro deputato provinciale. Questo comitato si propone di rendere onore alla memoria del nostro illustre compaesano S.E. Nigra conte Costantino cav S.S. Annunziata e Senatore del Regno. A nome del comitato, l’on. Pinchia ha diramato la circolare che segue, firmata da tutti gli iniziatori: - appartenenti alla terra dove nacque Costantino Nigra, i sottoscritti la pregano di unirsi a loro al fine di onorarne la memoria, cara a quanti hanno in core la Patria. Un monumento, eretto in Ivrea, attesti la gratitudine degli italiani verso l’uomo di Stato che fu degno degli ammaestramenti di Camillo Cavour, del cittadino insigne che, sul campo di battaglia, giovinetto bersagliere, si consacrò col sangue di una ferita all’ideale italico, e nell’arduo e non meno periglioso certame della politica, tenne alto l’onore, difese con sagacia in momenti oscuri e difficili le sorti del Risorgimento Nazionale. Sorga il monumento nella vecchia città Canavesana, capo di quella contrada che la poetica fantasia di Costantino Nigra raffigurò nei Canti, onde l’eletto spirito si dilettava, offrendo all’Italia, coll’omaggio dell’arte, le grazie della sua immaginazione gentile, del suo intelletto squisito. I sottoscritti si rivolgono pertanto a tutti coloro che sanno di onorare in Costantino Nigra una delle più cospicue e delicate manifestazioni del patriottismo e del genio italiano. – Le sottoscrizioni si ricevono presso la Tesoreria del Municipio di Ivrea.” Le adesioni furono moltissime ed un elenco completo è disponibile presso il Comune di Ivrea che gentilmente, grazie all’interessamento del Sindaco Fiorenzo Grijuela, ci ha messo a disposizione tutto il dossier esistente in Archivio sull’argomento. A fine Dicembre 1907 la somma raccolta ammontava a circa Lire 12.000, equivalente ad una cifra stimabile oggi in circa 60 milioni, sufficiente a costruire allora un piccolo monumento. L’anno successivo si cercò lo scultore che fu individuato in Davide Calandra, torinese autore di molti monumenti pubblici in Italia ed all’estero e famoso soprattutto per il monumento ad Amedeo di Savoia a Torino. Calandra accettava la proposta con l’impegno di costruire l’opera gratuitamente, senza però tempi fissi di completamento; questo fu forse un primo errore del Committente che era il Municipio di Ivrea, custode della somma incassata dalla sottoscrizione pubblica. Passò così qualche anno, Calandra era molto impegnato anche fuori d’Italia e forse mise in secondo piano l’impegno assunto; al Comune di Ivrea nessuno sollecitò l’opera, .