COMMEMORAZIONI
- INAUGURAZIONE BUSTO NIGRA ALLA FARNESINA - NOVEMBRE 2011
- PREMI NIGRA ALLA MEMORIA - 2015
INAUGURAZIONE BUSTO NIGRA ALLA FARNESINA - NOVEMBRE 2011
Nel novembre 2011 l'Associazione Nazionale Diplomatici a.r. "Costantino Nigra", da poco costituita a Roma con sede alla Farnesina, fece giungere alla nostra Associazione la richiesta di poter disporre di un Busto di Costantino Nigra da esporre alla Farnesina per ricordare il grande Ambasciatore; un suo busto esiste solamente al Senato della Repubblica di cui Nigra fu esponente dal 1890, su nomina di Re Umberto I.
Il Busto fu realizzato nell'agosto del 2012 dal maestro ceramista Roberto Perino e presentato al 3° Simposio su Nigra nel settembre dello stesso anno al Castello di Castellamonte con cerimonia ufficiale alla presenza dell'Assessore alla Cultura del Comune di Castellamonte, Nella Falletti Geminiani, del Presidente della Fondazione Cavour Nerio Nesi, del Presidente dell'Associazione Immagine per il Piemonte Vittorio G. Cardinali, del Presidente dell'Associazione Nigra Roberto Favero; madrina dell'evento Patrizia Carlevato Morletto.
Rappresentava l'Associazione Naz. Diplomatici a.r. "C.Nigra", l'ambasciatore Massimo Spinetti.
sabato 22 settembre 2012 - presentazione del Busto Nigra al Castello di Castellamonte
da sinistra a destra prima del busto
Roberto Favero - Simona Salvetti - Nerio Nesi - Massimo Spinetti - Nella Falletti - Vittorio Cardinali
dopo il busto
l'autore del busto Roberto Perino e la madrina Patrizia Carlevato Morletto
Cerimonia al Palazzo della Farnesina in Roma
Per il trasferimento a e da Roma si è utilizzato il treno ad Alta Velocità Italo che percorre la tratta in 4 ore e 12 minuti e che ferma alla Stazione di Roma Tiburtina, ove erano ad attenderci l'ambasciatore Spinetti col figlio Alberto (che fungerà da guida nei 3 giorni), da dove si è utilizzata la metropolitana per recarsi all' Hotel Valle, albergo situato nel centro della città raggiunto alle 14.30. Dopo il cambio d'abito, mediante l'autobus privato della Porzio & Ristuccia Viaggi, ci siamo recati alla Farnesina, sede del Ministero degli Affari Esteri, che abbiamo visitato parzialmente, mediante una guida, percorrendo sale e corridoi ove erano esposte le opere d'arte di una collezione d'arte moderna di proprietà del Ministero che rappresentano un tesoro di grande valore artistico e culturale. Il palazzo. progettato tra gli anni 1933/1935 dagli architetti Del Debbio, Foschini e Morpurgo. Il progetto nasce nell'ambito della sistemazione degli “Orti della Farnesina”, zona compresa tra Monte Mario ed il Tevere, già di proprietà di Paolo III Farnese.
Il Palazzo presenta tutte le caratteristiche tipiche dell'architettura italiana degli anni '20 e '30: la monumentalità, la massa, il ritmo e la simmetria. Fu solo nel 1940, però, a costruzione già avviata, che si decise di farne la sede del Ministero degli Affari Esteri, conosciuta in tutto il mondo come “la Farnesina”. Fin dal 1871, con il trasferimento della capitale del Regno d'Italia da Firenze Roma ha ospitato il Ministero degli Esteri. Da allora, Il Ministero ha occupato, nell'ordine, il Palazzo della Consulta (dal 1871 al 1922), Palazzo Chigi (dal 1923 al 1959) e, dal 1959, l'attuale edificio. Nel Palazzo della Farnesina si sono tenuti importanti incontri internazionali: da ultimo, nel luglio 2006, la Conferenza per il Libano.
Alle 16 in punto ci si è trasferiti nella Sala Nigra, ove il nostro gruppo si è unito alle autorità, ai soci dell'associazione Nazionale Diplomatici a riposo ed ad un numero ristretto di invitati per procedere alla cerimonia di inaugurazione del Busto di Costantino Nigra che farà bella mostra di se all'ingresso della sala.
La cerimonia inizia con l'introduzione del Segretario Generale della Farnesina, l'ambasciatore Michele Valensisi, colui che dirige tutte le operazioni del Ministero e che rappresenta il braccio destro del Ministro degli Esteri Emma Bonino, il quale ha illustrato i motivi che lo hanno convinto a collocare il busto nella sala riunioni principale ove si decidono le nomine e le azioni principali del Ministero, riconoscendo in Nigra un esponente significativo della diplomazia italiana di tutti i tempi. Successivamente segue l'intervento del presidente dell'Associazione Nazionale Diplomatici a.r. "Costantino Nigra", ambasciatore Andrea Giuseppe Mochi Onory, che spiega come nacque l'idea del busto e l'iter della richiesta per la sua collocazione. Interviene poi il presidente dell'Associazione Culturale Costantino Nigra che mette in rilievo il ruolo di Nigra con il seguente intervento:
" Nel suo libro -The Italian Diplomat- dedicato al Nigra, Alfred Stirling, funzionario dell'Ambasciata d'Australia a Roma, scriveva nel 1971:
"Mi stupisco che l'Italia, trasferendo la sede del Ministero degli Esteri da Palazzo Chigi alla Farnesina, non abbia intitolato il palazzo a Costantino Nigra, l'esponente più importante della diplomazia Italiana dal Risorgimento ad oggi".
Ma le testimonianze di grande considerazione per questa figura, che ha tenuto alto il prestigio della diplomazia italiana dal 1860 al 1904, non possono limitarsi certo al commento di un diplomatico dell'ambasciata australiana. La stima che Nigra seppe suscitare nei suoi contemporanei non si limitava a quella del suo grande maestro Cavour, di cui sono ben note le famose parole: - Nigra ha più talento di Me. Conosce perfettamente le mie intenzioni e le sa eseguire come nessun altro -, ma si allarga ad una serie straordinaria di personalità che hanno lasciato traccia nella cultura, nella storia e nelle istituzioni del nostro paese e di altri paesi europei.Fra tutte le testimonianze da me raccolte vorrei ricordare le parole del Ministro Giuseppe Pella pronunciate nel discorso commemorativo del 50° anniversario della morte, nel 1957 a Castellamonte:
- In Costantino Nigra sono due gli aspetti della personalità che immediatamente vengono alla luce: l'aspetto nostrano, piemontese, ma direi, più canavesano, del letterato e dello studioso; poi quello nazionale e, forse, ancor più internazionale del diplomatico, e, notatelo, sono due aspetti che nel loro coesistere non si sovrappongono, non si intralciano, anzi, si completano a vicenda nella figura di Costantino Nigra. Noi lo possiamo, senza dubbio, considerare certamente uno dei più grandi ambasciatori; forse, il più grande ambasciatore che abbia servito in questo secolo di storia lo Stato unitario-.
Tra i tantissimi altri elogi vorrei ancora citare le parole di Alfred Stirling, diplomatico di un paese lontano, non condizionato da alcun vincolo umano o sociale, che scrive parole particolarmente attuali, nonostante siano passati oltre 40 anni: -La tradizione del Nigra di servire la propria patria con passione, alto senso del dovere, dell'onore, ed una vasta preparazione non morì con lui. Continua a vivere, mezzo secolo dopo, nei diplomatici italiani di oggi-.
E qui ne abbiamo la testimonianza concreta, perchè l'iniziativa di ricordare Nigra in questa sede nasce proprio da coloro che hanno saputo rappresentare l'Italia nel contesto internazionale con la stessa passione, con lo stesso senso del dovere e con la stessa preparazione con cui Costantino Nigra seppe caratterizzare per oltre 40 anni la propria opera di diplomatico in tutta Europa negli anni che vanno dal 1860 al 1904.
Ed allora a loro, componenti della Associazione Nazionale Diplomatici a.r., che in maniera così lungimirante hanno voluto intitolare il loro sodalizio a Costantino Nigra va il nostro plauso e la nostra considerazione per una iniziativa che vede idealmente oggi il ritorno di un Grande Ambasciatore nella sua sede più ambita e più meritata: il Ministero degli Affari Esteri.
Grazie quindi al Presidente Andrea Giuseppe Mochi Onory, all'amico Ambasciatore Massimo Spinetti ed a tutti gli Ambasciatori che fanno parte dell'Associazione i quali hanno voluto dare corso a questa cerimonia che non solo ha un significato storico ma che significa il voler dare un esempio luminoso per gli ambasciatori di oggi e di domani, coloro a cui è affidato il prestigio del nostro paese in tutti i paesi del mondo, nel segno di quel motto in piemontese che Nigra volle per se sul suo stemma di Conte ma che si adatta assai bene a tutti coloro che si avviano alla carriera diplomatica: "AUT e DRIT - Verso Alti obbiettivi e con Dirittura morale" nel segno di quella Diplomazia che Nigra indicava sempre come dover essere "Chiara e Sincera".
Che la cerimonia odierna sia di buon auspicio per il Ministero degli Esteri e per tutti i diplomatici che ne fanno parte e che Costantino Nigra possa venir ricordato come esempio luminoso di Ambasciatore d'Italia e anche, al fianco di Cavour, come protagonista del processo di unificazione del nostro paese". Al termine dei discorsi iniziali si è proceduto alla scopertura del busto che l'ambasciatore Valensise ha fatto con l'Assessore alla Cultura del Comune di Castellamonte Nella Faletti Geminiani.
Da sinistra a destra: l'autore del busto Roberto Perino con Nella Geminiani, Roberto Favero e l'ambasciatore Massimo Spinetti
L'assessore alla Cultura, alle Politiche Giovanili e al Patrimonio linguistico, della Regione Piemonte, Michele Coppola, ha voluto inviare nell'occasione un messaggio di partecipazione che riportiamo integralmente:
" Sinceramente dispiaciuto per non essere potuto intervenire alla Cerimonia di oggi, desidero portare il mio saluto personale - e in rappresentanza della Regione Piemonte - alle autorità, agli illustri ospiti e a tutti i presenti. La collocazione del Busto di Costantino Nigra - ad opera del Maestro Ceramista Castellamontese Roberto Perino - proprio nella Sala Riunioni del Ministero degli Esteri che porta già il nome dell’illustre ambasciatore - è un importante riconoscimento per il Piemonte e in particolare per la città di Castellamonte. Il Busto di Nigra in questa aulica sede viene infatti a rappresentare il simbolo della tradizione della produzione di ceramica di Castellamonte - una delle più alte espressioni dell’artigianato piemontese. Il lavoro svolto dal Maestro celebra inoltre un personaggio chiave nella creazione dello Stato Italiano e una delle figure più importanti della storia del nostro Paese - che vide il Piemonte protagonista – e che il Presidente della Fondazione Cavour, dottor Nerio Nesi, con la sua competenza e autorevolezza saprà restituire. Non mi rimane quindi che esprimere il mio sentimento di orgoglio per questa iniziativa e di ringraziamento a tutti coloro che l’hanno resa possibile grazie alla serietà e alla dedizione che ha contraddistinto il loro lavoro: al Maestro Perino, all’Associazione ed al Centro Studi Costantino Nigra, all'Associazione Nazionale Diplomatici a.r. "Costantino Nigra" e all’Assessore del Comune di Castellamonte Nella Falletti in rappresentanza delle istituzioni piemontesi".
Successivamente la cerimonia è proseguita con l'intervento dell'ambasciatore Massimo Spinetti che ha illustrato la figura del Nigra raccontando quella straordinaria nota diplomatica rappresentata dall'episodio della Gondola di Fontainebleau di cui il Vice Presidente dell'associazione diplomatici, ambasciatore Daniele Verga, ha poi declamato la bella poesia.
La chiusura del coinvolgente pomeriggio è stata affidata all'intervento magistrale del presidente della Fondazione Cavour, Nerio Nesi, che, dall'alto delle sue lucidissime competenze storiche, ha dato ulteriore esempio di un' oratoria brillante fatta di citazioni, massime e riflessioni che hanno incantato l'uditorio lasciando in tutti il senso più alto della patria e dei suoi valori più sentiti di unità e fratellanza nel segno dei suoi figli più valorosi che hanno dedicato la propria vita al nostro paese.
Presente all'evento, tra i molti ambasciatori e diplomatici, il professor Pietro Pastorelli, già capo del servizio storico del Ministero con cui abbiamo parlato dei carteggi diplomatici Nigra, pubblicati a cura del Ministero (prime 4 serie), che ci auguriamo poter acquisire come Centro Studi.
Il pomeriggio si conclude con una bella passeggiata al Foro Italico e con una foto di gruppo davanti all'ingresso principale del Ministero.
PREMI NIGRA ALLA MEMORIA
Premessa
Il Premio Costantino Nigra nasce per iniziativa della Comunità Montana Valle Sacra nel 2000.
Con frequenza annuale/biennale premiava autori di varie attività culturali, a livello nazionale, nei settori dell’etnologia e del folklore discipline in cui Nigra era ed è tuttora maestro universalmente riconosciuto.
I Premi Nigra organizzati dalla Comunità Montana Valle Sacra hanno seguito la seguente impostazione per i 15 anni in cui sono stati gestiti.
La Comunità Montana Valle Sacra e il Comune di Castelnuovo Nigra
con: Regione Piemonte Provincia di Torino Fondazione Cassa di Risparmio di Torino Centro Etnologico Canavesano e con il patrocinio della Facoltà di Lettere e Filosofia dell'Università degli Studi del Piemonte Orientale “Amedeo Avogadro” bandiscono periodicamente il premio “Costantino Nigra”, istituito per onorare la memoria l'opera del nostro illustre concittadino e nel contempo promuovere:
o Studi e ricerche di carattere demo-etno-antropologico in cui Costantino Nigra fu maestro.
o Il Teatro popolare del Canavese, istituzione che, nell'ambito delle sue attività realizzerà la periodica messa in scena della sacra rappresentazione Il Giudizio Universale in Canavese analizzata da Costantino Nigra e Delfino Orsi e di altre opere a partire dal prezioso patrimonio culturale raccolto dal Centro Etnologico Canavesano.
Il bando prevede una serie di premi per studi e ricerche di carattere demo-etno-antropologico di carattere europeo.
Associazione Culturale Costantino Nigra
Sede Legale: corso Indipendenza, 4 10086 Rivarolo Canavese (To)
tel: 0124/424100 fax: 0124/424101 - C.F. 95014280010
Alla chiusura delle attività della Comunità Montana Valle Sacra, avvenuta nel 2014, l’Associazione Culturale Costantino Nigra si fece carico dell’iniziativa riorganizzando il Premio sulle tematiche della Storia del Risorgimento Italiano, di cui Nigra è stato uno degli indiscussi protagonisti, della Poesia e delle Tradizioni popolari.
Il nuovo Premio Nigra
Nel 2015 la nostra Associazione lanciò il primo Bando la cui scadenza era fissata nel gennaio 2016.
Il nuovo Bando fu così lanciato:
RIPARTE IL PREMIO "COSTANTINO NIGRA"
AL VIA IL BANDO 2016
E' on-line sul sito www.costantinonigra.eu il bando dell’edizione 2016 del Premio Costantino Nigra, riservato a giovani di età non superiore a 35 anni, che presentino studi e ricerche su: Storia del Risorgimento, Folklore e sul tema della Poesia riflettente i sentimenti di pace emersi dalla Conferenza dell'Aja del 1899.
La dotazione globale del premio è di € 2.500 suddivisa nelle sezioni Storia del Risorgimento, Tradizioni Popolari, Poesia.
Coloro che volessero partecipare dovranno spedire gli elaborati, entro il 31 gennaio 2016, all'Assessorato alla Cultura del Comune di Castellamonte, secondo le istruzioni contenute nel bando del Premio. Il Centro Studi Nigra è a disposizione per fornire tutta la documentazione utile allo sviluppo degli elaborati.
Il bando è scaricabile, in formato PDF, dal nostro sito; la versione cartacea è disponibile presso il Comune di Castellamonte, la sede dell'Associazione e dei vari sponsor: i Comuni di Castellamonte e Castelnuovo Nigra, l'Associazione Nazionale Diplomatici a.r. "Costantino Nigra", Regione Piemonte, Fondazione CRT, Fondazione Cavour, Lions Club Alto Canavese e Rotary Club Cuorgnè e Canavese.
La Giuria del Premio è così composta. Presidente è il dottor Nerio Nesi, Presidente della Fondazione Cavour, e dai membri: i giornalisti Guido Novaria, Vittorio G. Cardinali, Franco Ferrero; l'ambasciatore Massimo Spinetti, la scrittrice Rita Giacomino, il pittore Elio Torrieri, lo studioso canavesano Carlo Demarchi, l'Assessore alla Cultura del Comune di Castellamonte Nella Falletti Geminiani e Tomaso Ricardi di Netro in rappresentanza della Regione Piemonte.
Ma chi è stato Costantino Nigra al quale è intitolato questo prestigioso premio? Si tratta di uno dei protagonisti dimenticati della nostra storia risorgimentale, una figura che ha dedicato l'intera vita al processo di unificazione nazionale, come braccio destro del Conte di Cavour prima e poi successivamente completandone l'opera, dopo la sua morte, con le vicende legate all'annessione all'Italia di Venezia e Roma, e diventando nella seconda metà dell'Ottocento il principale esponente della diplomazia italiana. Nigra fu, oltre che diplomatico eccellente, uomo di vasta cultura in vari campi dello scibile, dalla storia alla letteratura, dalla poesia al folklore, dalla glottologia alle composizioni in latino e greco. Un piemontese da valorizzare e conoscere, come patriota italiano, meritevole di riconoscimenti che, cospicui, gli giunsero nell'epoca in cui visse (1828-1904) e negli anni successivi alla sua morte.
Una biografia completa è reperibile al Centro Studi Costantino Nigra