LO STRAORDINARIO SVILUPPO DEL CENTRO STUDI COSTANTINO NIGRA
di Roberto Favero
Nato a Castellamonte nello scorso mese di marzo, su iniziativa dell'Associazione Culturale Costantino Nigra e dell'Assessorato alla Cultura del Comune di Castellamonte, il Centro Studi ha avuto un successo di adesioni che è andato al di là delle più rosee previsioni.
Aiutato dal Comune che ha messo a disposizione i locali all'interno della Biblioteca Civica, dalla Provincia di Torino che ha fornito le strutture archivistiche ed i mobili, dal Lions Club Alto Canavese per la parte Informatica (computer, stampante e sito web) il Centro, inizialmente dotato di un Fondo documentario lasciato dalla famiglia Derossi e da alcuni studiosi del Risorgimento, ha raccolto in questi pochi mesi, da privati, da Fondazioni e da Musei di tutta Italia, una cospicua documentazione su Costantino Nigra ed anche su fatti e personaggi del nostro Risorgimento.
Si tratta di lettere autografe, di articoli di giornale, di scritti, di libri, di carteggi, di immagini e fotografie, di collezioni di riviste di storia, di cimeli storici e molto altro che si sta catalogando ed ordinando per mettere le informazioni a disposizione di tutti sul sito Internet del Centro visitabile all'indirizzo: www.costantinonigra.eu.
La cosa più stupefacente è stata lo slancio di tantissimi privati, in possesso di documentazione d'epoca su questo grande protagonista della storia del nostro Risorgimento, che si sono fatti avanti con generosità provvedendo al lascito, al Centro Studi, dei documenti in loro possesso, che così possono essere archiviati e protetti, ed accessibili a coloro che intendono approfondirne le conoscenze. Questa tendenza si fa sempre più viva anche perchè un patrimonio storico deve diventare il patrimonio della Comunità e non un bene privato da eventualmente commercializzare come beni privati. Sono ancora tanti i misteri che avvolgono la figura di Costantino Nigra ed in particolare la scomparsa delle Memorie Storiche da lui scritte e non più ritrovate dopo la sua morte; un dilemma che il Centro Studi sta lentamente approfondendo dopo anni di ricerche e studi e che si spera, forse anche con l'aiuto di qualcuno che può essere al corrente di qualche importante notizia, prima o poi di risolvere.
L'interesse per rivalutare la figura storica di Costantino Nigra è pian piano approdato al Senato della Repubblica, di cui Nigra faceva parte negli anni dal 1981 al 1907 anno della sua morte, ed anche al Ministero degli Esteri , dove da pochi mesi è stata costituita l'Associazione Ambasciatori a riposo intitolata proprio a "Costantino Nigra". Nigra fu Ambasciatore d'Italia dal 1860 al 1876 a Parigi, dal 1876 al 1882 a San Pietroburgo, dal 1882 al 1884 a Londra per concludere la sua brillante carriera a Vienna dove rappresentò l'Italia nel ventennio 1894-1904, diventando il vero portabandiera della Diplomazia Italiana di tutti i tempi.
E' stata da qualche anno intitolata a lui la principale Sala Riunioni della Farnesina a Roma, dove l'Associazione Ambasciatori a.r. "Costantino Nigra" intende collocare un Busto di Nigra, realizzato da Roberto Perino in ceramica rossa di Castellamonte, ed allestire una bacheca che ne ricordi la vita dedicata interamente al nostro paese.
Queste testimonianze ci fanno capire come finalmente, a distanza di molti anni, la storia potrà dedicare spazio ad una figura ignorata completamente dai libri scolastici ma che, alla luce delle recenti ricerche e dei documenti raccolti, deve guadagnarsi quella reputazione che i passati trascorsi gli hanno negato.
Da questo giornale lanciamo un appello sollecitando tutti coloro che ritengono di possedere materiale storicamente valido e di interesse documentale, di mettersi in contatto con il Centro Studi per le valutazioni del caso.
Per informazioni e comunicazioni contattare il sottoscritto all'indirizzo email: