Sceneggiato di di Salvator Gotta
Trama:
Dall’omonimo romanzo pubblicato nel 1949 da Salvator Gotta, le trame della corte sabauda per conquistarsi l’appoggio della Francia di Napoleone III contro l’impero austriaco. Un attività delicatissima, con risvolti al tempo stesso diplomatici e sentimentali, che in Costantino Nigra, a Parigi tra il 1858 e il 1859 per conto di Cavour, trova un grande protagonista.
Dopo gli accordi di Plombières del luglio 1858, che hanno sancito l'alleanza tra Napoleone III e il Conte Camillo Benso di Cavour, primo ministro del Regno di Sardegna, tutto sembra pronto per la guerra contro l'Austria, che porterà all'indipendenza e all'unificazione dell'Italia sotto il governo di Vittorio Emanuele II. Ma molte sono ancora le questioni sul tavolo, per le quali il sacrificio e l'impegno di tutti - dall'ambasciatore Costantino Nigra, alla Contessa Virginia di Castiglione, fino alla giovane Principessa Maria Clotilde di Savoia - è indispensabile.
Anno di messa in onda: 1959 (Programma Nazionale)
Puntate: 5
Di: Salvator Gotta
Riduzione televisiva: Alessandro De Stefano
Anno: 1959
Genere: Storico
Regia: Anton Giulio Majano
Attori e personaggi: Sergio Fantoni (Costantino Nigra), Lea Padovani (Imperatrice Eugenia), Virna Lisi (Virginia Oldoini Verasis, Contessa di Castiglione), Warner Bentivegna (Pietro di Colleretto), Mario Feliciani (Napoleone III), Lucilla Morlacchi (Maria Clotilde di Bard), Antonio Battistella (Camillo Benso, Conte di Cavour), Stefano Sibaldi (Prosper Mérimée), Mario Scaccia (Plon-Plon), Giuseppe Pagliarini (Vittorio Emanuele II), Annabella Cerliani (Maria Clotilde di Savoia).
Produzione: Rai - Radiotelevisione italiana
Foto:
commenti
bibba
martedì 19 giugno 2012 14:46
ahhhh la contessa di castiglione, etera di stato, che con le sue consumate prodezze vulvali strapazzò a tal punto l'imperador de' franzusi che fu sul talamo impudico che ottenne quel sì che ci permette oggi di parlar d'italia unita... dalle lenzuola....
certo che virna lisi è una dea!
veu
giovedì 21 giugno 2012 23:29
Sì la Contessa di Castiglione è stata definita la "donna più bella del secolo", si dice che avesse gli occhi azzurro-verdi intenso, alcuni dicono che li avesse addirittura viola, era una donna magnifica. Virna Lisi è bellissima in Ottocento (come sempre del resto), assolutamente perfetta nel ruolo.
Questo sceneggiato lo troviamo bellissimo, ci sono un sacco di personaggi che sembrano usciti da un libro di storia: Vittorio Emanuele II di Savoia, Cavour, Maria Clotilde di Savoia, Garibaldi, l'imperatrice Eugenia, Napoleone III, Costantino Nigra, oltre alla già citata Virginia di Castiglione. Si fa anche riferimento alla reggia di Racconigi nel Cuneese. Ci piace un sacco, si fa riferimento anche al nostro vecchio Piemonte e al Cuneese, provincia dimenticata dalla tv.
Ci piacerebbe anche leggere il libro da cui è tratto, la saga Ottocento di Salvator Gotta (uno dei più importanti autori piemontesi) ma sembra che non sia più stato ristampato e nelle librerie non si trova.
bibba
venerdì 22 giugno 2012 11:01
vedi veu.... o vedete veu.... il problema è: quale storia viene raccontata? la storia ufficiale che ancora oggi ci spiattella la falsità dei savoia come una famiglia che ha votato se stessa ad unificare uno stivale seguendo l'impulso della nazione, o dei barbari ignoranti, massoni, ladri e miscredenti, che hanno perpetrato una logica di conquista e spoliazione di Stati ben più avanzati e ricchi e colti del misero e arretrato Piedmont di cui loro, non bisogna mai dimenticarselo, eran solo dei Duchi, peraltro votati alla guerra mercenaria per il miglior offerente e, quindi, nel consesso dei regnanti europei considerati quanto il due di briscola? L'esser diventati famiglia reale solo con la ladrocinante presa di possesso della Sardegna, affamata e sconvolta con l'imposizione dell'amministrazione savojarda dopo quasi 400 anni di accettabile modus vivendi hispanico? E vogliamo parlare della distruzione scientifica del regno delle Due Sicilie, con la tragedia del lager di Fenestrelle nel quale trovarono la morte oltre 23.000 tra soldati, amministratori, famiglie complete di nobili e di borghesi illuminati tradotti fin lassù in pieno inverno su bastimenti merci e lasciati morire di fame e stenti nel silenzio più totale ancora oggi della storiografia, che invece parla ancora dei Briganti meridionali e di "questione meridionale" secondo la logica del "chi vince ha sempre ragione"? Abbiamo elogiato un bandito massone e sanguinario come Giuseppe Garibaldi ed esaltiamo le virtù vaginali della contessa di Castiglione, una delle più grandi bagasse della storia italiana, e non abbiamo il coraggio di dire che l'unità d'Italia si è ottenute grazie ai massacri di Bronte, al lager di fenestrelle, alla distruzione della'amminsitrazione napoletana ed al furto sistematico delle colture per sfamare il pellagroso nord! Dal 1860 ad oggi il rapporto di spesa tra nord e sud è stato di 90/10. Bene tutto questo sproloquio per sottolineare come la naivetè di certi prodotti dell'inizio della storia della televisione italiana li dobbiamo vedere anche alla luce di quella scelta di unificazione statale che impose alla RAI di produrre solo storie edificanti e moralmente ineccepibili. Infatti la puttanona impersonificata da Virna Lisi è molto dissimulata e soffusa nel suo agire libertino: guai ad infangare l'eroica lotta dell'italica speme per l'Unità d'Italia.....